Ed eccoci arrivati al momento dei saluti. Che arrivano nelle immediate ore della vigilia del derby di Bari. Un match che, sono certo, sarà onorato al meglio da squadra e tecnico.

A malincuore, ma con la certezza di agire solo negli interessi del Foggia, ho deciso di farmi da parte.
Sinceramente mai avrei immaginato dopo dopo più di un anno e mezzo di chiudere con così largo anticipo la mia avventura in seno al club. Ma gli ultimi mesi, vissuti in continua conflittualità con il socio Pintus ed una sempre più insostenibile incompatibilità ambientale con una parte della tifoseria mi hanno spinto a prendere questa decisione.
Sia chiaro, non scappo, perché sono stato sempre pronto a prendermi le mie responsabilità in prima persona, si tratta invece di una scelta meditata almeno quanto obbligata che serve a liberare il Foggia dall’impasse che la Corporate in tutti questi mesi ha generato.

Lascio in buone mani, certo che chi sarà chiamato a proseguire il mio progetto nel solco della continuità, si assume contestualmente la responsabilità di fare meglio del sottoscritto.

Mi restano i risultati sportivi raggiunti in tutti questi mesi di dedizione e di sacrificio per il Calcio Foggia 1920. E almeno quelli non potrà togliermeli nessuno. Sono orgoglioso di aver riportato subito il club rossonero in Lega Pro e, poi, di averlo visto protagonista inatteso nel corso di questa stagione. Le mie scelte, spesso contestate e non condivise, evidentemente hanno pagato.

Vado via con la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per rilanciare il Foggia, nonostante il covid e tutte le avversità che abbiamo dovuto fronteggiare. E’ stato uno splendido e certosino lavoro di equipe quelli messo in campo, per questo mi sento in dovere di ringraziare tutti coloro che dal momento del mio arrivo a Foggia ad oggi hanno prestato con grande professionalità e dedizione la loro opera: dai dipendenti ai collaboratori, tutti ed indistintamente.
Abbraccio affettuosamente anche tutti quei tifosi, e non sono pochi, che mi sono stati vicino, sostenendomi dal primo all’ultimo giorno.

In conclusione consentitemi di rivolgere un grazie particolare a Davide Pelusi e a Ninni Corda, compagni straordinari ed ineguagliabili di questa indimenticabile avventura chiamata Foggia.
Foggia mi ha dato e mi ha tolto…


Roberto Felleca